Romagnano Sesia (Romanianum) vanta origini romane documentate da rinvenimenti archeologici dei primi secoli dell’impero. All’inizio del Mille il territorio diventa feudo dei Marchesi Romagnano e, nello stesso periodo, viene fondata l’Abbazia benedettina di San Silano: da questi ordinamenti ebbero inizio la crescita e lo sviluppo che diedero rilevanza storica alla cittadina.
La chiesa maggiore di Romagnano, risalente alla prima metà dell’Ottocento, è la terza riedificazione dell’Abbazia benedettina di San Silvano (o Silano nell’uso antico) che, fondata nell’anno 1008, pare aver utilizzato una chiesa già esistente e risalente all’epoca carolingia. L’Abbazia, dopo otto secoli di storia illustre, viene soppressa nel 1801 dalla nota legge di confisca dei beni ecclesiastici. La torre campanaria è il resto della fortificazione dei Marchesi Romagnano, feudatari del luogo già dal XI secolo. All’interno dell’Abbazia pregevoli arredi sacri, doni di Abati Commendatari ed insigni opere d’arte tra cui dipinti di Bernardino Lanino e Macrino d’Alba.
Insigne complesso ubicato nell’antica contrada della Badia, costituisce la testimonianza più autentica della Abbazia di San Silvano. Dal doppio portico di entrata si accede a due locali, il più ampio dei quali, probabile aula capitolare o cella sepolcrale, conserva un interessantissimo ciclo di affreschi del sec. XV raffiguranti vicende della vita di Davide. Il complesso storico costituisce il risultato di molteplici sovrapposizioni e riutilizzi che si susseguirono dal XI (epoca dell’impianto murario) nei vari secoli, con il riscontro di diverse espressioni artistiche e di differenti stili.
Le tre arcate ancora esistenti sono i resti di un antico ed imponente manufatto che collegava le opposte sponde di Romagnano e Gattinara varcando il fiume Sesia. La lunghezza attuale è di circa 60 metri. L’altezza di m.8 con una carreggiata di circa m.2,60. Edificato nel secolo XII il ponte venne demolito nel 1233. Il Sesia continuò a scorrere fino al 1655, epoca in cui fu operato lo spostamento del letto del fiume.
Fondato nel 1973, raccoglie testimonianze del passato di Romagnano e zona. Tipica espressione della civiltà contadina, il museo possiede circa 4.000 oggetti della cultura popolare, riferenti l’agricoltura ed il settore vitivinicolo, la civiltà rurale, la casa, i costumi, i giocattoli e le espressioni della vita di un tempo; le attività artigianali ed industriali, congegni meccanici, ecc. Una sezione del museo raccoglie reperti archeologici rinvenuti sul territorio.