Casapinta

La storia di Casapinta

Casapinta era appunto uno dei cinque cantoni che componevano il Comune di Mortigliengo e il suo nome comparve per la prima volta in occasione della visita vescovile avvenuta il 4 Ottobre 1606, nel Cantone di “Casa-dipinta” (de domo picta), nei confronti della Parrocchia di Mortigliengo. Le sorti di Casapinta si identificarono con quelle di Mortigliengo fino al 1627, anno in cui, come gli altri cantoni, si eresse a Comune autonomo. Anche dopo la raggiunta autonomia continuò a far parte del Marchesato di Mortigliengo e Trivero che il Duca Carlo Emanuele I aveva eretto in favore di Giovanni Wilcardel.

Alcune attrazioni turistiche

Chiesa Parrocchiale

Ottenuta l’autonomia civile, gli abitanti di Casapinta cercarono anche quella religiosa e chiesero che il loro Oratorio diventasse parrocchia staccata da quella di San Bartolomeo; si crearono dei malcontenti e i più tenaci oppositori furono i Baglione, patroni della Parrocchia di Mezzana. Nel 1760 si giunse ad un accordo tra le parti e si ebbe la concessione della “Vicaria” con diritto del fonte e del cimitero; gli abitanti inoltre, ottennero il privilegio i eleggere il Vicario. Con l’erezione della Diocesi di Biella, gli abitanti di Casapinta riuscirono nel loro intento, poiché Mons. Viancini eresse la Parrocchia, dedicata a San Lorenzo, a partire dal 1° Gennaio 1777. Nel frattempo erano stati costruiti la Sacrestia (1750/51) e il Campanile (1771) ultimate nel (1782).

Percorso Turistico Sportivo

I percorsi sono molto piacevoli sia in MTB che a piedi, senza gradini pendenze e molto piacevole da percorrere. Il percorso si adatta bene anche ai bambini ed è accessibile con accompagnatori anche a portatori di handicap. Le azioni erosive degli eventi meteorici hanno determinato la necessità di interventi di manutenzione straordinaria al fondo del tracciato.

Visita il sito ufficiale del comune