Situata sulle colline a nordovest del capoluogo, Maggiora appartenne al Comitato di Pombia. In seguito passò sotto il distretto di Novara; Francesco Sforza, nel 1449, la diede come feudo alla famiglia Tornielli. Nel 1730 passò alla famiglia Bagliotti.
La parrocchiale dedicata allo Spirito Santo è una costruzione barocca innalzata su un edificio preesistente, già nominato nel 1512. L’edificio religioso si presenta a navata unica con volte a botte, otto cappelle laterali e coro di forma quadrata. Nel corso dei secoli ha subìto vari rimaneggiamenti, che però non hanno intaccato l’ originario impianto barocco. Al suo interno, ricco di stucchi e statue, si può ammirare il dipinto a olio eseguito dal Gianoli che raffigura la Fuga in Egitto. Di particolare interesse l’altare maggiore in marmi policromi, proveniente dalla Chiesa del Carmine di Novara dalla quale fu trasferito nel 1811. Dietro l’altare trovano postoi tele attribuite al Garavaglia, a Cuzzio e a Tarquinio Grassi. Da segnalare lo scurolo neoclassico dedicato a Sant’Agapito progettato e iniziato dallo Zanoia nel 1817 e terminato dall’Antonelli, al quale, fra l’altro, è attribuita la sistemazione del Battistero.
Situata nei pressi della chiesa parrocchiale, Casa Antonelli è un edificio a quattro piani che a sud si affaccia su un giardino ben piantumato con alberi secolari. La facciata si presenta con i tratti architettonici tipici della produzione antonelliana (colonnati, ampie finestre) che mette in prioritaria evidenza la tecnica delle strutture sulle decorazioni esteriori. Il fabbricato subì numerosi e continui mutamenti grazie al lavoro di operai e manovali compaesani di Antonelli che ebbero l’occasione, durante i mesi di soggiorno estivo a Maggiora del maestro, di apprendere gli stili di costruzione dell’architetto. I lavori di ristrutturazione iniziarono nella parte vecchia della casa, successivamente furono modificati la pianta e il giardino. Da segnalare inoltre, in paese, la presenza di due importanti costruzioni barocche: Palazzo Imbrici, situato nella piazza principale del paese, oggi sede del Municipio e delle scuole; Casa Finazzi, adiacente al Comune, con un bel porticato che si affaccia su un cortile: è di proprietà parrocchiale ed è sede per incontri culturali.